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Britten, i più piccoli e il messaggio universale del Piccolo spazzacamino


29 Lug, 2013

MACERATA. Il direttore della Sagra Musicale Umbra, Alberto Batisti, traccia un quadro sulla figura di Benjamin Britten, nel centenario della sua nascita, all’Aperitivo Culturale delle ore 18: titolo dell’incontro Britten dalla parte dei più piccoli.

Talento precoce, il compositore inglese a sei anni aveva già scritto un centinaio di composizioni musicali. Nella fase della maturità, a venti anni, si era già distaccato dalle estetiche del panorama musicale inglese. La poetica del suo comporre mirava ad essere dalla parte del pubblico, a farsi capire, a parlare la lingua della gente. Considerava i bambini il suo interlocutore privilegiato perché trovava in loro una purezza incontaminata, un mondo di bellezza e di immediatezza che non trovava negli adulti. Let’s Make an Opera, dal quale è stato tratto Il piccolo spazzacamino, è un gioco teatrale didattico attraverso il quale si insegna come è fatta un’opera.

Nel secondo intervento, il regista Henning Brockhaus sottolinea i meriti dei ragazzi dell’Accademia delle Belle Arti che, per Il piccolo spazzacamino, hanno curato luci, costumi e scenografia. Oltre 1600 disegni realizzati dai bambini delle scuole di elementari di Macerata, Montecassiano e Tolentino sono serviti a costituire la base delle scenografie. Per la prima volta Let’s Make an Opera, seppur con dovuti tagli, viene restituita nella sua forma completa: nel primo atto viene raccontato come si realizza un’opera e le successive prove, nel secondo come musica e canto diano più intensità alle emozioni, mentre il terzo atto è la presentazione dell’opera vera e propria, Il piccolo spazzacamino.

Per il pubblico è una possibilità unica e imperdibile di vedere per intero il progetto didattico del musicista inglese.