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Autore: Simone Pianesi

Aperitivi Culturali 2025

Anche nel 2025, in occasione della stagione lirica maceratese, tornano gli Aperitivi Culturali organizzati dall’associazione Sferisterio Cultura e curati, come sempre, da Cinzia Maroni.

Ogni giorno in cui è in programma un’opera allo Sferisterio, alle ore 12 presso gli Antichi Forni di Piaggia della Torre a Macerata, scrittori, filosofi, artisti, musicologi, giornalisti, avvocati e altri intellettuali riflettono sui temi delle opere e del festival, ciascuno dal proprio punto di vista. Nascono così incontri originali, tra parola, immagini e musica.

La formula è collaudata: una conferenza arricchita da video, letture e brani musicali, seguita da un aperitivo offerto dai locali del centro storico. Un’occasione per confrontarsi con i relatori e il pubblico, davanti a un buon bicchiere di vino e alle specialità del territorio.

Come ogni anno, Gabriela Lampa ci incanterà con le sue letture e Riccardo Minnucci accompagnerà gli incontri con video e filmati selezionati.

Il programma 2025 si apre con una novità assoluta: La Vedova Allegra di Franz Lehár, per la prima volta allo Sferisterio. Non una semplice “operetta”, ma un genere autonomo, che conquistò l’Europa unendo lirica e prosa al ritmo di un valzer destinato a diventare l’ultimo prima della Grande Guerra.

A seguire, due grandi titoli verdiani: Macbeth e Rigoletto.

Verdi amava Shakespeare, e tra le tre opere ispirate alle sue tragedie, Macbeth è la prima, con tutte le sfumature drammatiche della sanguinosa storia scozzese.
Rigoletto, tratto da Le roi s’amuse di Victor Hugo, fu ostacolato dalla censura, ma Verdi riuscì a portarlo in scena mantenendone intatto il cuore narrativo.

Alle prime degli Aperitivi parteciperanno regista e direttore d’orchestra; per gli altri appuntamenti è in preparazione un ampio parterre di ospiti capaci di approfondire i grandi temi delle tre opere: streghe, maledizioni, nevrosi e il contesto storico-culturale in cui sono nate.

Tredici appuntamenti, dal 18 luglio al 10 agosto.

Tornano gli Aperitivi Culturali 2025

Anche nel 2025, in occasione della stagione lirica maceratese, tornano gli Aperitivi Culturali organizzati dall’associazione Sferisterio Cultura e curati, come sempre, da Cinzia Maroni.
Ogni giorno in cui è in programma un’opera allo Sferisterio, alle ore 12 presso gli Antichi Forni di Piaggia della Torre a Macerata, scrittori, filosofi, artisti, musicologi, giornalisti, avvocati e altri intellettuali riflettono sui temi delle opere e del festival, ciascuno dal proprio punto di vista. Nascono così incontri originali, tra parola, immagini e musica.

La formula è collaudata: una conferenza arricchita da video, letture e brani musicali, seguita da un aperitivo offerto dai locali del centro storico. Un’occasione per confrontarsi con i relatori e il pubblico, davanti a un buon bicchiere di vino e alle specialità del territorio.
Come ogni anno, Gabriela Lampa ci incanterà con le sue letture e Riccardo Minnucci accompagnerà gli incontri con video e filmati selezionati.

Il programma 2025 si apre con una novità assoluta: La Vedova Allegra di Franz Lehár, per la prima volta allo Sferisterio. Non una semplice “operetta”, ma un genere autonomo, che conquistò l’Europa unendo lirica e prosa al ritmo di un valzer destinato a diventare l’ultimo prima della Grande Guerra.

A seguire, due grandi titoli verdiani: Macbeth e Rigoletto

Verdi amava Shakespeare, e tra le tre opere ispirate alle sue tragedie, Macbeth è la prima, con tutte le sfumature drammatiche della sanguinosa storia scozzese.
Rigoletto, tratto da Le roi s’amuse di Victor Hugo, fu ostacolato dalla censura, ma Verdi riuscì a portarlo in scena mantenendone intatto il cuore narrativo.

Alle prime degli Aperitivi parteciperanno regista e direttore d’orchestra; per gli altri appuntamenti è in preparazione un ampio parterre di ospiti capaci di approfondire i grandi temi delle tre opere: streghe, maledizioni, nevrosi e il contesto storico-culturale in cui sono nate.

Tredici appuntamenti, dal 18 luglio al 10 agosto.
Il nostro slogan resta valido:
“Chi sa solo d’opera non sa niente d’opera.”

Vi aspettiamo.